La pizza? Secondo me la pizza é uno stato d’animo!! Nel senso che non si mangia quando si è tristi o felici, c’è gente che lo fa ed io non so qui per giudicare chi lo fa, nel senso che io personalmente la scelgo in base a criteri ben precisi. Può sembrare strano ma non impazzisco per le pizze super farcite, piuttosto preferisco una pizza leggera ed in base anche al periodo dell’anno. Ricordo ancora un giorno che ero con i miei bimbi più piccoli al lavoro, si parlava proprio di cibo, ed uno di loro si stupì che io non ho mai mangiato la pizza con le patatine fritte ed i würstel. Sarà perché quando ero piccola io non esisteva come pizza, ed anche se fosse esistita conoscendo mia mamma dubito fortemente che me l’abbia fatta mangiare…
Non sono stata una bambina cresciuta a pizza, ma anche la focaccia genovese che adoro faceva parte del mio quotidiano. La pizza la mangiavo in occasione dei compleanni degli amichetti e delle amichette di scuola, la famosa “pizza rossa” e la famosa “pizza bianca”, così veniva chiamata al Monte Argentario, luogo delle meraviglie dove sono cresciuta fino all’età di 11 anni.. Ma anche all’isola del Giglio, dove ho fatto la stagione estiva all’età di 19 anni, ma non è esattamente la stessa cosa di quella che noi chiamiamo focaccia. In quelle occasioni ricordo che mangio spesso la pizza marinara, senza aglio però, periodo in cui mia mamma mi consigliava, ed io da brava bambina ad ubbidire, di non prendere la pizza margherita perché tutto quel formaggio mi avrebbe fatto male (per anni non ho mai capito perché, forse per proteggermi da un’eventualità di un’intolleranza al lattosio o per un’eventuale difficoltà digestiva). Così per anni sono rimasta nel dubbio di come poteva essere questa famosa pizza margherita che vedevo mangiare dai miei amici. Questa cosa mi ha portato a diverse difficoltà perché, non sempre nelle pizzerie al taglio, si trova la pizza rossa e quindi il sentirsi diversa dagli altri cominciava a farsi sentire. Il che se ci penso non mi è mai dispiaciuto perché fin da bambina sentirmi diversa non l’ho mai sentito come una cosa negativa, anzi in certe cose addirittura come un punto di forza.
Passano gli anni e, complici i nonni che mi hanno svezzato in cucina, ho scoperto una delizia sulla pizza che adoro ancora adesso e non solo sulla pizza: le acciughe sotto sale e olive taggiasche denocciolate !! Bontà infinita che adoro tuttora moltissimo e non solo sulla pizza. Ricordo la nonna che, ogni tanto, preparava questa deliziosa pizza rossa con acciughe e olive che, con la mia solita curiosità, scoprii che è una famosa pizza di origine ligure, in particolare nella zona dello spezzino che si chiama Pissalandrea. Una delle mie pizze più buone del mondo, anche se poi ti lascia una sete incredibile!! Sempre in tema acciughe ricordo che il nonno, prima di venire diagnosticato celiaco, mangiava sempre preparato dalla nonna, una deliziosa focaccia bianca con acciughe e cipolle bianche e, come sempre indovina cosa faceva? Ebbene sì mi ha fatto scoprire anche quest’altra meraviglia che diventò una delle mie preferite, ora la mangio senza acciughe ma tra un pezzo di focaccia normale ed una con la cipolla preferisco di gran lunga quella con la cipolla (per fortuna ho un compagno di vita come me che non si fa problemi a mangiare aglio e cipolla, proprio vero che chi si somiglia si piglia, altro che gli opposti si attraggono).
Crescendo ho scoperto la bontà delle verdure sulla pizza, crescendo con una mamma flexitariana come la mia era inevitabile, questo stile di vita fa parte della mia quotidianità anche se per molte pietanze sono stata svezzata dai nonni, riguardo golosità per lumache, fegato, ecc..(ma questa è un’altra storia).. Pomodori, pomodorini, zucchine, fiori di zucca, rucola, tutti ingredienti che sulla pizza stanno meravigliosamente ma, vuoi che non sia particolare anche lì? La base non deve essere di passata di pomodoro ma di mozzarella, se fila ancora meglio ma è un’esperienza che mi manca la mozzarella che fila.. Sono particolare a mangiare lo so, un po’ come in tutte le cose ma non ne faccio un cruccio, la mia “stranezza” fa parte di me e sono veramente pochissime le persone che apprezzano questo lato del mio carattere, certe invece scuotono ancora la testa. Non credete però che la pizza con le verdure la mangio tutto l’anno, la mangio rigorosamente d’estate per un fatto di stagionalità (non mangerei mai zucchine e pomodori in altre stagioni, mi sento male emotivamente solo al pensiero).
E la pizza come deve essere? Sottile alla romana, vi lascio volentieri le pizze alla napoletana con il cornicione (o bordo) spesso che non mi piacciono per niente e se trovassi una pizzeria che fa pizze così, state veramente certi che nel piatto rimarrà sicuramente. Per fortuna nella mia zona ci sono posti che fanno la pizza sottile che la mangio volentieri e riesco a finirle.
E che dire della pizza fatta in casa? Per me non c’è pizza migliore, niente da commentare la pizza fatta in casa rimane la pizza più buona in assoluto, come del resto tutte le cose fatte in casa. Io e Luca abbiamo imparato a fare la pizza durante il lockdown nel 2020, lui è bravissimo ad impastare (come in tutte le cose manuali d’altronde) ed io mi diverto a farcirle anche se per le dosi chiedo ancora, dopo anni, consiglio a lui. Che pizza prepariamo a casa? Passata di pomodoro e stracchino, qualche volta aggiungiamo qualche acciuga spezzettata. No non storcete il naso davanti allo stracchino, ci sta benissimo e secondo me è ancora più buono della mozzarella, questione di gusti. Ma del resto in molte rosticceria qui in Liguria usano lo stracchino quindi, per una volta, non sono io che sono strana…
Mi sembra di sentirvi mentre commentate “ma come!! Vivi in Liguria ed ancora non hai parlato della focaccia con il formaggio!!” Avete ragione, io poi sono nata anche a Recco e quindi dovrebbe essere per un’istituzione. Niente di più sbagliato perché, primo io a Recco ci sono solo nata e non ci sono mai andata a mangiare la focaccia al formaggio (a quasi 37 anni è così), secondo sono molto rari i posti dove la fanno veramente buona (io consiglio sempre di ordinarla in pizzeria e non come cibo da passeggio, se voi riuscite a mangiarla senza sporcarvi e rimanere impeccabili vi faccio i miei complimenti), terzo ho fatto un corso tematico a scuola di cucina e non mi sono mai cimentata a prepararla a casa per via della sfoglia così sottile. Vi assicuro però che è buonissima e se proprio volete provarla io adoro la versione con il prosciutto cotto e con il pesto, ve l’avevo detto che sono particolare ma negli anni ho scoperto che non sono l’unica a mangiare, se pur raramente, questa delizia in purezza e nelle sue varianti.